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Settimana Internazionale di preghiera | GIORNO 5

gio 16 gen

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Casa o chiese aderenti

Unisciti alla Settimana Internazionale di Preghiera, dal 12 al 19 gennaio. Preghiamo insieme per la Chiesa, la società e il mondo, ispirati dal tema "Combattere strenuamente per la fede". Momenti comunitari e personali per iniziare l'anno con unità, amore e fedeltà al Vangelo. Ti aspettiamo!

Settimana Internazionale di preghiera | GIORNO 5
Settimana Internazionale di preghiera | GIORNO 5

Orario & Sede

3 altre date

16 gen 2025, 00:00 – 23:59

Casa o chiese aderenti

Info sull'evento

GIORNO 5 - COMBATTERE EVITANDO COMPORTAMENTI DISTRUTTIVI


“Essi sono delle macchie nelle vostre agapi...Sono dei mormoratori, degli scontenti; camminano secondo le loro passioni; la loro bocca proferisce cose incredibilmente gonfie, e circondano d'ammirazione le persone per interesse.” Giuda 12-16


Meditazione

Da sempre ci sono nelle chiese persone che fingono di essere di Cristo, ma che dimostrano con laloro vita di essere alberi “due volte morti, sradicati”, che Gesù altrove chiama “zizzania”. La radicalitàdel messaggio biblico è limpida in proposito. Giuda, sotto la guida dello Spirito Santo, si sofferma inuna decisa e ferma condanna. Come un detective, elenca gli aspetti caratteriali, emotivi e verbali dicoloro che fingono di conoscere e amare Cristo, quando nei fatti “non hanno lo Spirito” (v.19).


La Scrittura li definisce falsi apostoli, profeti, dottori o fratelli. Giuda ce ne indica i caratteri. Essicompiono un’opera diabolica all’interno delle chiese, scaricando su altri le proprie insoddisfazioni,screditando e lusingando per un mero tornaconto di vanagloria e per accarezzare la loro superbiaben nascosta. Finti convertiti che svolgono professione di maldicenti e perciò mostrano di detestarel’opera di Gesù Cristo e la bellezza della chiesa come casa di Dio.


Il loro obiettivo è seminare confusione ed instabilità, iniziando dai più deboli nella fede. Dopo essersiprocurati un seguito, puntano alla guida della comunità. Possono rimanere per anni celati e possonovedere le benedizioni di Dio come i leviti che Giuda ricorda (v.11): Core, Datan e Abiram, ma rimanereribelli contro Mosè e, in ultimo, contro il Signore stesso (Num.16). Essi non cercano Gesù ma unareligiosità della quale vantarsi e con la quale esercitare potere e abuso su altri.

La lettera di Giuda ci impegna a combattere per la fede, e ciò implica anche valutare e soppesare consaggezza secondo lo Spirito (vv.12-16).


Ma non è sufficiente valutare. In questo nostro tempo difficile, nel quale l’io è divinizzato e nonsopporta il richiamo, la riprensione, la disciplina, Giuda ci spinge a prendere delle decisioni severe,fidandoci del giudizio di Dio già decretato. Ogni autorità è in difficoltà nel correggere e disciplinare, eil corpo di Cristo, la chiesa, incontra le medesime difficoltà se l’amore di Dio è esaltatosentimentalmente a scapito della sua verità e giustizia.


Paolo invitava i Corinzi a togliere il malvagio di mezzo alla chiesa (1Cor. 5:13). Ma in che modo?Valutare spiritualmente, condannare giustamente, ma anche combattere evitando comportamentidistruttivi. Combattere per la fede comporta l’uso di strategie bibliche, non umane. Non possiamorispondere ai vanagloriosi con arroganza, ai calunniatori con calunnia e ai passionali secondo lenostre passioni umane.

Il combattimento inizia con l’attesa in Dio e con la paziente preghiera per conservare la pace el’autocontrollo. Siamo consapevoli che lo Spirito Santo sa tutto ed è all’opera? Siamo certi che “giàda tempo è scritta [la loro] condanna” (v.4)? Siamo equipaggiati dalla Parola di Dio per affrontarequeste persone. Nel frattempo, bisogna essere integri e pronti a non cedere alle loro stesse passioni,mantenendoci sobri.


La preghiera e la pazienza nel giudizio di Dio porrà il nostro impegno sui giusti obbiettivi: vegliaresul gregge e gli uni gli altri, porre attenzione ai deboli, ai “girovaghi” e agli indecisi, consolidare laconoscenza biblica e la fede in Cristo di ognuno.


Quando si presenterà l’occasione, saremo fiduciosi in Dio, pronti ad intervenire rapidamente, concoraggio, autorità e senza abuso, esercitando la giusta disciplina che Dio richiede nella sua chiesaaffinché l’Evangelo sia preservato?


“Perciò gli empi non reggeranno nel giudizio, né i peccatori nell'assemblea dei giusti.” (Salmo 1:5)


Ringraziamento

Padre ti ringraziamo perché tu sei un giusto giudice. Tu vegli sul tuo popolo e porterai giustizia e ordine definitivi. Grazie perché, nonostante le nostre innumerevoli mancanze e le presenze che “macchiano” la bellezza del tuo popolo, tu porti avanti la tua chiesa, la preservi e compi in lei la sua opera di santificazione fino al ritorno di Cristo.

Grazie perché possiamo confidare nel tuo Spirito, che illumina i nostri occhi per soppesare e valutare uomini e donne secondo la tua Parola e non secondo criteri umani.


Confessione

Ti confessiamo, Padre, che siamo mancanti, che troppo spesso usiamo armi umane per difendere l’Evangelo. Perdonaci per tutte quelle volte che abbiamo risposto al male con il male. Perdonaci per quando abbiamo esercitato la disciplina in modo scomposto e abusivo, o non abbiamo combattuto per la fede ed esercitato disciplina dove era necessaria.


Richiesta

Spirito Santo, guidaci a valutare con giustizia, a condannare secondo verità e amore, a riprendere e correggere con grazia, coraggio e sobrietà. Signore Gesù, vogliamo assomigliare a te. Togli via da noi ogni mormorio e scontentezza e facci essere comunità di amore e disciplina affinché l’Evangelo sia preservato.


Riccardo Leonetti

AEI - Distretto Campania

Past. Chiesa Evangelica dei Campi Flegrei-Napoli

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