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Immagine del redattoreBChurch

La porta è aperta

24 dicembre 2024, ore 19:17

La Porta Santa della Basilica di San Pietro a Roma si è aperta, e con essa, secondo l'insegnamento Cattolico, la riconciliazione e l’accesso alla grazia di Dio, dando il via ufficiale al Giubileo 2025. Milioni di persone attraverseranno quella porta con il desiderio di trovare pace, perdono e una nuova relazione con Dio. Ma è essenziale chiedersi: quale porta conduce veramente alla salvezza?

 

Gesù risponde con chiarezza: “Io sono la porta; se uno entra per me, sarà salvato” (Giovanni 10:9). Questa dichiarazione non lascia spazio ad altre vie. Non esistono simboli, riti o tradizioni che possano sostituire la realtà di Cristo come unica porta verso Dio. Ogni altro tentativo è privo di efficacia, perché solo attraverso di Lui è possibile trovare il perdono e la vita eterna.

 

Il Giubileo di Cristo

Il Giubileo trae origine dal concetto biblico di un tempo di grazia e liberazione (Levitico 25). Ma questa realtà trova il suo compimento in Gesù, che ha proclamato: “Lo Spirito del Signore è sopra di me… mi ha mandato a proclamare la liberazione per i prigionieri e a proclamare l’anno accettevole del Signore” (Luca 4:18). Attraverso la sua morte e risurrezione, Gesù ha inaugurato un Giubileo perenne, accessibile a chiunque creda in Lui.

 

Il perdono dei peccati non è legato a un evento speciale o a meriti personali, ma è un dono gratuito che si riceve ogni giorno tramite la fede. La Bibbia afferma: “Se confessiamo i nostri peccati a lui, egli è così fedele e giusto da perdonare i nostri peccati e purificarci da ogni malvagità” (1 Giovanni 1:9). Non c’è bisogno di attendere o di compiere particolari gesti: il perdono è disponibile ora, attraverso Cristo.

 

Una sola porta, una sola via

Molte tradizioni religiose offrono simboli o intermediari per avvicinarsi a Dio, ma Gesù è categorico: “Io sono la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me” (Giovanni 14:6). Non ci sono altre porte o altre vie. Solo il sangue di Cristo, versato una volta per tutte, può cancellare i peccati e riconciliare l’uomo con Dio (Ebrei 9:22).

 

Affidarsi a sistemi religiosi, riti o opere per guadagnare la salvezza significa allontanarsi dalla semplicità del Vangelo. San Pietro è chiaro: “Non esiste altro nome sotto il cielo che gli uomini possano invocare, per essere salvati!” (Atti 4:12). Solo Gesù può garantire l’accesso al Padre.

 

L’invito di Gesù

Gesù non offre solo il perdono. Egli promette anche pace, libertà e una relazione viva con Dio. Durante una festa solenne, dichiarò: “Se uno ha sete venga a me e beva! Per chiunque crede in me, come ha detto la Scrittura, 'sgorgheranno da lui fiumi d’acqua viva!'” (Giovanni 7:37-38). Questo è il dono dello Spirito Santo, che trasforma e rinnova chiunque accetta l’invito di Cristo.

 

La libertà che Gesù dona non può essere trovata altrove. Egli disse: “Conoscerete la verità, e la verità vi farà liberi” (Giovanni 8:32). Questa verità non è un sistema religioso, ma una persona: Gesù stesso. Solo chi entra per la sua porta trova la vera libertà e la pace duratura.

 

La porta è aperta ora

La porta della salvezza non è un simbolo, né una costruzione materiale. È Gesù Cristo. Non c’è bisogno di attendere un evento speciale o un’occasione straordinaria per trovare Dio. San Paolo afferma: “Ecco ora il momento favorevole; ecco ora il giorno della salvezza” (2 Corinzi 6:2).

 

Questo invito è personale e urgente. Non ci sono alternative, perché Gesù è la porta; se uno entra per lui, sarà salvato” (Giovanni 10:9).

 

Rispondi oggi alla chiamata di Gesù. Varca la sua porta con fede e troverai pace, perdono e gioia eterna.


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